Rubiana

Rubiana

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Adagiata nel vallone del Messa circondata da un anfiteatro montuoso e boscoso, Rubiana divenne a fine Ottocento una delle mete privilegiate per la villeggiatura torinese. La posizione favorì i contatti con le Valli di Lanzo dal Colle del Lys. Ed oggi proprio al colle l’Ecomuseo della Resistenza del Colle del Lys custodisce la memoria di uno dei più aspri scontri tra nazi-fascisti e partigiani. L’area è, inoltre, interessata dalla presenza di un Parco Naturale provinciale. Il nucleo della cittadina si concentra attorno alla parrocchiale di S.Egidio (1769), il cui campanile resta a testimoniare un precedente impianto romanico. Molteplici le borgate e le frazioni che costellano i versanti montuosi di Rubiana, tra queste Mompellato con il santuario della Madonna della Bassa all’interno della quale spiccano le decorazioni curate dal maestro Francesco Tabusso. A lui ogni anno in settembre è dedicato un festival di arte contemporanea. La nascita del turismo con la diffusione dell'alpinismo e poi dell'escursionismo, con la villeggiatura e i soggiorni estivi, renderà popolare lo stile del “pittoresco alpino” che ben si diffonde in Valle di Susa nelle località di “mezza montagna” tra il 1880 e il 1920. Rubiana e la valle del Messa diventano a cavallo del Novecento i luoghi di villeggiatura estiva per eccellenza delle tante famiglie alto borghesi che a poca distanza da Torino portavano mondanità e ospiti illustri. Le nuove residenze signorili e gli alberghi diventarono luoghi di ritrovo e mondanità come Villa Irma, che nel 1818 ospitò Dino Campana. L'architettura di molte ville ed edifici in Rubiana e nelle sue borgate rivivono ancora oggi i fasti di quel periodo: lo stile dello chalet suisse con lambrequins in legno a trafori sul filo di gronda di Villa Pino, Villa Stevens, Villa Querena (1916) e Villa Varda (l'attuale sede municipale), le grandi vetrate e verande a bowindows aggettanti su giardini o sui boschi. L'esportazione di modelli cittadini nelle zone di villeggiatura e la contaminazione tra stili architettonici come il neogotico e Florentinstile vedono esempi in Villa Cassaz (1930), Villa Bruno in borgata Bugnone, il Liberty internazionale Villa Giacometti in via Roma (1906) voluta dall'amministratore delegato della Michelin e decorata con rilievi fitomorfi e astratti tra cui anche teste diaboliche. Gli stili provengno dagli ambiti cittadini e torinesi ma nelle aree di villeggiatura trovano nei professionisti e nelle committenze locali alcuni esempi notevoli a partire dalla costruzione di edifici come Villa Alchera (1931), Villa Belmondo (1934).

A settembre nell’ambito dei festeggiamenti del Gustovalsusa la sagra dei Gili e Rubianin esalta i sapori fragranti dei biscotti tipici, i Rubianini, e dei piccoli frutti dei boschi del Messa.

Superficie 26,76 km²
Abitanti 2403
Altitudine 640 m slm

  Piazza Roma, 5, 10040 Rubiana
tel: 011.9358923
rubiana@comune.rubiana.to.it |

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