Natura Velata ad Almese

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L’associazione culturale Cumalè inaugura, domenica 19 maggio alle ore 17, nella sede del Ricetto per l'Arte, la mostra “Natura velata” di tre artisti valsusini: Ivo Bonino, Gabriel Girardi e Leonardo Girardi.

L'esposizione presenta tre artisti strettamente legati al territorio della Val Messa, luogo da dove le loro opere prendono vita.

Ivo Bonino, pittore fin dagli anni '70 con all’attivo mostre personali e collettive in Italia e all’estero, trasmette una ricerca pittorica che viene da lontano, che amalgama nell’attuale esperienza figurativa recessi astratti e informali che, se pur abbandonati, si possono ritrovare oggi in alcuni tratti delle sue opere. Artista della natura, si immerge in essa al punto che dai suoi quadri si può immaginare il profumo degli ulivi della Val Messa, dell’erba ormai ingiallita coperta dalle prime nevicate che si nasconde lungo i sentieri del Monte Musinè, delle canne dei laghi di Avigliana, dei campi di grano misti ai papaveri rossi delle campagne circostanti e ascoltare il canto degli uccelli insieme al fruscio del vento a volte dolce ma spesso anche forte della Val Susa.

La pittura di Ivo Bonino realizzata con il sapiente uso di colori e resine è arte emozionale che permette di saper cogliere la bellezza, la forma e la potenza espressiva, facendo osservare ciò che circonda in modo nuovo. Le sue sculture, “I Santon”, ci portano invece in luoghi lontani come ci raccontano i loro abiti sontuosi e di ieratica compostezza, maghi, sciamani, monaci orientali, e sovrani di altri tempi creati plasmando la materia su vasi di vetro.

Gabriel Girardi, erede di famiglia di pittori almesini esordisce nel 1964 con una personale nel palazzo degli Stati Generali di Aosta, tante le collettive e le personali in Italia e all’estero. Nel corso dei decenni si è dedicato allo studio del soggetto sacro, eseguendo numerose opere in luoghi di culto tra cui la Chiesa nuova di Almese, con l’interpretazione dell’Ultima cena, posta alle spalle dell’altare centrale.

Sobrio e di avvincente realismo, le figure longilinee, i ritratti e le stesse rappresentazioni sacre hanno il fascino di storie vere. Tra le opere anche ispirazioni legate ai frutti che caratterizzano il territorio, come l'uva autoctona del Baratuciat.

Bravo disegnatore Gabriel Girardi assimila i processi tecnici, la preparazione delle tele e del colore, la concezione plastica della forma e una serie infinita di tenui gradazioni. Gli stessi chiaroscuri sono piegati a morbidezze tonali per mettere in evidenza l'eleganza della forma, le linee sinuose del corpo non sono dunque fine a se stesse ma in rapporto a tutto l'armonico insieme del quadro e nel fluire di volti e gesti di una composta serenità.

Leonardo Girardi, come il fratelli Gabriel e Ramon, inizia a dipingere nel laboratorio paterno dove avviene la sua iniziale formazione; successivamente frequenta l’Accademia Albertina di Belle Arti, scuola di pittura del Prof. Pietro Martina, dove nel 1977 si diploma a pieni voti.

Partecipa a molte mostre personali e collettive sia in Italia sia all’estero. Il colore e il segno caratterizzano i suoi lavori, la duttile pasta cromatica ricopre una superficie già individuata aprendo dimensioni segrete e sensazioni spaziali.

Il volume, la composizione, assumono un valore diverso da ciò che ne è la definizione classica, prescindendo dal colore liberandosene totalmente, quasi ad astrarre e a evadere dalle componenti tattili, ottiche e materiche, per giungere ad un rigore spirituale placato, disteso, immobile all’esterno.

La sua attività artistica si rivolge anche nell’ambito sacro e decorativo, con opere collocate in permanenza in edifici di culto , cappelle votive e ambienti pubblici, soprattutto sul territorio almesino, da cui trae ispirazioni anche legate alla natura, come le cipolle offerte come simbolo di accoglienza nelle feste. Dal 1989 è docente di Anatomia Artistica presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino dove è anche titolare del corso di disegno.

Gli organizzatori, da sempre sensibili alla promozione dei prodotti locali che sono la vera forza del territorio, con questa mostra intendono mettere in evidenza tre gioielli locali, che sono abilmente rappresentati nelle opere dei tre artisti: il vigneto autoctono del Baratuciat, gli ulivi impiantati di recente che producono l'ottimo olio EVO, e le cipolle ripiene, dolci e salate, offerte durante i festeggiamenti del mese di ottobre.

In occasione dell'inaugurazione partecipa anche il gruppo concertistico Sharing (progetto Vivaldi). Il progetto Vivaldi (Sharing) nasce nel 2018 dall’unione di ragazzi provenienti da diverse realtà musicali torinesi (Conservatorio Giuseppe Verdi, Liceo Musicale Cavour, e le orchestre giovanili dell’associazione musicare) e ha come obbiettivo la promozione della musica Barocca. I brani proposti spaziano dalla vivacità e dal virtuosismo delle composizioni strumentali vivaldiane al repertorio operistico proprio del periodo per arrivare alla profondità delle composizioni sacre.

Orario: sabato e domenica 10-13 e 15.30–19. In settimana su prenotazione.

Info: cumale.ass@gmail.it - tel. 3289161589.

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